Aziende in crisi, il 2023 non mostra segni di miglioramento e il nuovo Codice della crisi d’impresa non aiuta
26/01/2024
RASSEGNA STAMPAMilano Finanza ha condotto un interessante approfondimento sull’andamento della gestione della Crisi di impresa in Italia.
Partendo dai dati resi noti dall’Osservatorio Cherry Sea, secondo cui le nuove procedure di liquidazione giudiziale e fallimento aperte nel corso del 2023 sono aumentate del 26% rispetto al 2022, sono stati intervistati gli esperti del settore.
Tassi di interesse elevati, difficoltà di accesso al credito, un contesto macroeconomico e geopolitico sempre più instabile contribuiscono ad aggravare la situazione di sofferenza del tessuto imprenditoriale italiano.
Secondo Mirko Tramontano, Ceo di My Credit, «ci troviamo in un momento storico dove l’indebitamento delle imprese, soprattutto pmi, è diventato un problema sociale di rilevanza ormai sistemica. Risulta evidente quanto sia sostanziale, tra gli altri, anche l'impegno da parte anche del mondo finanziario che, pur nel rispetto degli interessi economici coinvolti, può essere di aiuto alla parte debole del mercato. In quest'ottica è stato recentemente presentato il progetto di cartolarizzazione sociale, primo in Italia ad essere sostenuto da un investitore istituzionale, My Credit, con apporto rilevante di capitale. Un primo passo nella riduzione della distanza tra creditore e debitore».
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